Il Consiglio di Stato ha accolto le nostre tesi a difesa del Comune che ha autorizzato un impianto di telefonia mobile ad un noto gestore telefonica a seguito del ricorso dei proprietari limitrofi.

Il Consiglio di Stato ha così deciso:

"Ritenuta l’insussistenza del presupposto del periculum in mora, solo genericamente dedotto anche nell’atto di appello, dovendosi pertanto confermare al riguardo la valutazione del T.A.R. che, in riferimento ad un ipotetico danno alla salute – in ogni caso destituito di ogni riscontro processuale concreto – ha valorizzato la sussistenza del relativo parere favorevole dell’ARPA, neppure impugnato da parte ricorrente;

ritenuto che le spese di lite possano essere compensate;

P.Q.M.

Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (Sezione Sesta) respinge l'appello cautelare e compensa le spese di lite.

La presente ordinanza sarà eseguita dall'Amministrazione ed è depositata presso la segreteria della Sezione che provvederà a darne comunicazione alle parti.

Così deciso in Roma nella camera di consiglio del giorno 1 ottobre 2020 con l'intervento dei magistrati"